Da quando ho capito cosa stessi mangiando non ho mai compreso il rito macabro di dover mangiare un cucciolo di Agnello per forza, usanza che non trova neanche fondamento nella nostra tradizione Cristiana…
Adesso non vorrei impelagarmi in questioni teologiche, ma nell’Ultima Cena descritta nei Vangeli Sinottici non viene esplicitamente detto che Gesù e gli Apostoli mangino un Agnello…
(A parte che l’ultima cena non è neanche sovrapponibile al pranzo di Pasqua di risurrezione, dato che è una Cena prima della Passione di Gesù)…
Un accenno all’Agnello si trova invece nell’Antico Testamento, quando Dio comanda al popolo di Israele – per liberarlo dalla Schiavitù – di marcare le porte delle abitazioni con del sangue di Agnello in modo che lui potesse riconoscerle e castigare solo gli Egiziani.
L’Agnello è semmai un cibo tradizionale per la Pasqua, ma per quella ebraica Pèsach o Pesah (in ebraico פסח), che non celebra la morte e risurrezione di Cristo, ma la liberazione dall’oppressione Egiziana e l’esodo verso la Terra Promessa.
Quindi i Cristiani e Cattolici non credo abbiano niente a che vedere con il sacrificio dell’Agnello (che per convenienza commerciale è poi diventato anche Capretto).
Tecnicamente infatti Gesù Cristo si offre come l’Agnello di Dio che si immola per salvarci e quindi non c’è più bisogno di ammazzare l’Agnello…
E poi se Gesù è l’Agnello e noi lo ammazziamo… lo stiamo festeggiando come risorto o martirizzando di nuovo? 😯
Insomma, mi pare ridicolo che tutti si riscoprano ferventi cattolici o cristiani e ubbidienti alle “tradizioni” proprio il giorno di Pasqua quando, magari dimenticando di andare in chiesa, ci si affretta a rendersi complice della morte di un cucciolo! 🙁
(Già abbiamo diverse tradizioni ridicole a Pasqua, come quella dell’uovo di cioccolato, ma questa è un’altra storia…)
E poi, dato che i testi sacri li hanno scritti e ritoccati nei secoli gli uomini di Chiesa, a loro comodo, per poter felicemente banchettare tra lusso e sperperi nei Palazzi Vaticani, per me dentro potrebbe esserci scritto qualsiasi cosa…
Mi piace di più immaginare Gesù di Nazareth come il Profeta illuminato descritto nel Vangelo Esseno, un Vangelo scomodo che è stato velocemente messo a tacere, in cui predicava il digiuno, l’igienismo e non mangiava animali né faceva sacrifici cruenti.
Non so cosa ne pensi tu…
Ma io personalmente preferisco un Gesù Cristo buono, compassionevole, misericordioso, vegetariano (tu ce lo vedi con un coltello in mano mentre scanna un Agnello?) al Dio Cruento e vendicativo descritto nella Bibbia…
Un uomo capace di sacrificarsi per ideali di Pace & Amore.
Un’eredità raccolta da molti santi, tra cui San Francesco di Assisi che non a caso predicava la semplicità e la frugalità, nonché l’Amore verso tutte le creature di Dio, persino il temibile Lupo di Gubbio (e sarà forse a causa dell’EcoVillaggio che stiamo costruendo in Umbria, questa immagine mi è tanto cara! 😉 ) …
Religione a parte, anche chi mangia abitualmente carne dovrebbe rifiutarsi di avallare questa pratica violenta di trucidare dei cuccioli appena nati per santificare la Pasqua.
Non è certo questo il modo di “santificare” una festa, si accumula solo cattivo Karma…
Oltre che cattiva salute.
Ma di certo lo si dimentica in nome della tradizione, incoraggiati da questa pressante coscienza di massa onnivora, sostenuta da industria alimentare e medici compiacenti che vogliono tenere vivo e prospero il mercato dell’infermità grazie alla propaganda dei mass media…
O magari si tratta solo di distrazione…
Chi mangia Agnelli o Capretti a Pasqua forse non si rende conto che sta mangiando dei cuccioli, gli stessi che quando vede insieme alle mamme in un prato pieno di margherite primaverili, indica dicendo “oh, che carini!“
Lasciamoli nei prati.
🙂
Viviana Taccione
[Articolo pubblicato anche sul Blog di Autodifesa Alimentare. Se vuoi fare un commento puoi farlo qui.]